Il bollo auto è imposta che va a gravare sulla proprietà di autoveicoli e motoveicoli e la competenza è passata dal 1999 dal Ministero delle Finanze alle Regioni di residenza del proprietario del veicolo. Originariamente il tributo era dovuto sul presupposto della circolazione del veicolo. Con l'introduzione del l'articolo 7 della legge n. 99 del 23 luglio 2009 la soggettività passiva è stata trasferita dalla “circolazione” alla “proprietà” e, pertanto, a prescindere dall'uso del mezzo il proprietario, in quanto tale, è tenuto ad assolvere al pagamento.
Il calcolo del bollo auto dipende da tre parametri:
1) In primo luogo bisogna far riferimento alla regione di residenza del proprietario;
2) Poi è necessario verificare la classe di appartenenza del veicolo secondo la classificazione imposta dalla Comunità Europea in materia di emissioni inquinanti. Tale norma prevede sei classi dalla "Euro 0" fino alla "Euro 5" considerando che più si sale di categoria e meno inquinante risulta il veicolo (pertanto, un veicolo in classe Euro 0 è molto più inquinante di un veicolo classificato in classe Euro 5). Ovviamente, il principio sottostante al calcolo del bollo auto è che “chi più inquina, più paga”.
3) Da ultimo bisogna prendere i cavalli o meglio i Kw (Kilowatt) del mezzo.
Il calcolo va effettuato, una volta identificata la classe di inquinamento del veicolo, moltiplicando i Kw per i coefficienti riportati nella tabella in basso:
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Fino a 100 Kw |
Per ogni Kw superiore a 100 Kw |
Euro 0 |
3,00 |
4,50 |
Euro 1 |
2,90 |
4,35 |
Euro 2 |
2,80 |
4,20 |
Euro 3 |
2,70 |
4,05 |
Euro 4 |
2,58 |
3,87 |
Euro 5 |
2,58 |
3,87 |
Pertanto, a titolo di esempio , un veicolo appartenente alla classe “Euro 0” di 130 Kw pagherà: (3,00x100Kw) = 300,00 Euro + (4,50 x 30Kw) = 135,00 Euro per un totale complessivo di Euro 435,00. |